6 Vini da abbinare alla Pasqua.

Potevamo mancare con gli abbinamenti di Pasqua? Assolutamente no!
La varietà di pietanze e tradizioni della tavola pasquale sono il bengodi per chi, come noi, ama divertirsi nel variegato universo degli abbinamenti cibo/vino.
Ecco quindi 6 accostamenti che speriamo possano racchiudere un po' tutte le tradizioni italiche della Santa Pasqua.
Iniziamo quindi il nostro Vineggiamo.

COLAZIONE PASQUALE
È un'usanza tipica delle regioni del Centro Italia, particolarmente importante nel Lazio e in Umbria, anche se si è diffusa nel corso dei decenni in molte altre parti d'Italia e con variazioni anche significative sul tema. La tradizione vorrebbe una tavola imbandita per potersi riprendere dal digiuno imposto dalla Quaresima, anche se i ritmi di vita e di fede sono molto cambiati nel corso degli anni.
Rimane il fatto che, fosse solo una pizza di Pasqua da mangiare con la corallina, o una

tavola presidiata da casatiello, torta pasqualina, coratella, lonza, pizza al formaggio e uova sode, l'abbinamento al vino si rende necessario, quantomeno come primo brindisi alla Resurrezione.
Abbiamo pensato quindi al Dai Dai dell'azienda Doganieri-Miyazaki, un delicato Viogner orange della Tuscia, dalla evidente speziatura e dalla capacità di adattarsi in toto alla varietà delle pietanze.
In alternativa si può optare per l'Altrove, Ciliegiolo rosato di Cantina Onofri, la cui beva dinamica e succulenta ben accompagna i sapori rotondi e avvolgenti del quasi-brunch pasquale.

PRANZO
Laddove la colazione rimanesse ancorata a cornetto e caffè, è il pranzo il momento in cui rinnovare la convivialità delle tipicità pasquali.
Se avete previsto un antipasto con torta pasqualina, farcita con ricotta, spinaci e uova, con pizza di Pasqua al formaggio e con uova sode, il Gogghiarello di Geremivini, vino naturale da uve Procanico, Malvasia e altre autoctone della Tuscia, si conferma un compagno ideale per accompagnare questa introduzione al pranzo. La facilità di beva e la freschezza che lo caratterizzano, tra l'altro, lo rendono un vino a tutto pasto se si dovesse optare per un pranzo vegetari

ano.

Va da sé, però, che se il menù dovesse prevedere una lasagna con ragù di carne e un arrosto misto,

un vino rosso è necessario quasi quanto la benedizione Urbi Et Orbi.
E' qui che entra in scena il Tenuis di Fattoria Lucciano, vino biologico da uve Montepulciano, la cui beva schietta e diretta, ricca di fragranze fruttose, lo rende facilmente adattabile alle pietanze e assolutamente preventivo per la sonnolenza postprandiale.

CENA
Se avete la prestanza fisica che vi permette di mangiare anche per la cena di Pasqua e magari avete optato per un cosciotto di agnello al forno, azzardiamo un abbinamento collaudato, quanto sorprendente: il Latour di Sergio Mottura, grechetto in purezza con passaggio in carati di rovere; un vino dalla spiccata eleganza, con un corpo deciso e morbido allo stesso tempo, che ben si sposa con l'aromaticità dell'agnello.
La cena di Pasqua si chiude con i dolci tipici: che siano pastiera o pizza dolce, colomba tradizionale o farcita a fantasia, il passito di Aleatico Avia Victoria di La Carcaia metterà tutti d'accordo. I suoi sentori floreali e la sua dolce avvolgenza, mai stucchevole e con finale di note balsamiche, sarà in grado di entrare in sintonia con gli aromi e la consistenza dei dolci pasquali.

Naturalmente, sia ben inteso, potete anche scambiare gli ordini degli addendi, mangiando a pranzo quello che abbiamo previsto a cena; il risultato, come la proprietà commutativa dimostra, non cambierà: sempre quegli abbinamenti consigliamo.

Non mi resta che augurarvi buona Pasqua e buon Vineggiamo a tutti!

Il vostro sommelier.
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